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mercoledì 31 luglio 2013

RECENSIONE: The Vincent Boys - Abbi Glines

Titolo: The Vincent Boys ( The Vincent Boys #1)
Titolo originale: The Vincent Boys
Autore: Abbi Glines
Editore: Mondadori
Pagine: 288
Prezzo: 14,90 Euro
Anno: 2013


Trama: Ashton, brava ragazza di "professione", cerca di non deludere i suoi genitori e gioca il ruolo della fidanzata perfetta di Sawyer Vincent, il ragazzo che tutte vorrebbero. Ma durante le vacanze estive, mentre Sawyer è in campeggio con il fratello, Ashton inizia ad avvicinarsi a Beau, cugino di Sawyer, terribilmente sexy. E terribilmente pericoloso.. Il ragazzo da cui tutte dovrebbero stare alla larga. Beau, che ha sempre voluto bene a Sawyer come a un fratello, ama Ashton fin dai tempi dell'asilo, considerandola però la "ragazza di suo cugino" e, dunque, off limits. Che sia giunto il momento di abbandonare le maschere e di lasciarsi andare ai sentimenti veri? Più Ashton e Beau cercano di stare lontani più il desiderio si fa irrefrenabile. La tenera amicizia che li legava da piccoli si trasforma in attrazione travolgente, impossibile da combattere.. Come reagirà Sawyer nel trovare la sua ragazza tra le braccia del cugino e migliore amico? C'è sempre una prima volta per "tutto": per l'amore, per la gelosia, per scoprire chi siamo veramente..

Recensione 
Ash è la ragazza perfetta: è bellissima, di buona famiglia, figlia del pastore della città, fidanzata con un ragazzo altrettanto perfetto, il bel Sawyer, insomma il tipo di ragazza che fa sempre la cosa giusta. O almeno finchè Beau, cugino di Sawyer e amico d'infanzia della ragazza, non torna nella sua vita, complice l'assenza del fidanzato, fuori città con la famiglia. Tra i due scatta un'attrazione fatale che li spinge a tradire Sawyer. Impossibile resistere. Ash con lui si sente davvero se stessa e non è obbligata a sforzarsi di essere perfetta, perchè lui la vede già così, proprio com'è, senza inganni. Ma cosa succederà quanto Sawyer tornerà mettendo fine alla loro favola? Avevo aspettative bassissime per questo libro e ciò mi ha aiutato ad arrivare fino alla fine senza soffrire troppo. Lo stile dell'autrice è semplice, forse un po' troppo, ma questo lo rende scorrevole e veloce. Peccato per tutto il resto. I personaggi sono superficiali e spesso incoerenti, dai veri clichè ambulanti. Partiamo da Ash, all'apparenza è carina e dolce ma nel profondo è ancora la ragazzina dispettosa di un tempo. Soffre sicuramente di doppia personalità. Forse anche tripla. Passa metà del tempo a tormentarsi per il desiderio che prova per Beau e l'altra metà a piangere e a sentirsi in colpa. Il suo comportamento è in parte comprensibile: la sua storia con Sawyer è chiaramente una farsa. Lei si è costretta a cambiare e a diventare più seria e posata per essere alla sua altezza e lui non si è fatto problemi quando, dopo una vita che la conosceva, si è trasformata da diavoletto ad angioletto nel corso di una notte. La loro storia è priva di passione e coinvolgimento. Dopo tre anni questi due si tengono ancora la mano. Tre anni. Lui è sensibile e galante e la rispetta, a lei sembra non importare nulla, praticamente quando è accanto a Sawyer non ha ormoni. Ma appena arriva Beau la galanteria e il rispetto finiscono dritti tra le ortiche e gli ormoni si fanno prepotentemente sentire tutti insieme. Beau è il classico cattivo ragazzo, quello da cui ogni madre mette in guardia la figlia, ma in realtà, a parte un linguaggio un po' colorito, non c'è nulla di cattivo in lui. E' sexy ed è circondato da un'aurea misteriosa che sembra attirare le ragazze come mosche, e Ash non è immune. Bastano pochissimi istanti insieme a lui per scatenare una tempesta ormonale degna di Bella alla sua prima volta con Edward. Beau e Sawyer sono due personaggi l'uno agli antipodi dell'altro. Non ci sono mezze misure. Tanto l'uno e buono, bravo e amato, tanto l'altro è cattivo, pericoloso e violento. Peccato che sono solo parole. Non fanno nulla per mantenere le rispettive reputazioni, le loro azioni sono totalmente incoerenti. Dov'è Beau, il ragazzo duro e tutto d'un pezzo che è il terrore di ogni genitore? E' una mammoletta, scappa ogni volta che qualcosa non va come dice lui, passa metà del suo tempo a supplicare Ash e l'altra metà affranto come la Sirenetta dopo che Tritone le ha distrutto la statua di Eric. E Sawyer? Il dolce cavaliere senza macchia e senza paura? Certo, un paio di cazzotti glieli si perdona, è normale, ma il fatto che resti a guardare senza alzare un dito quando tutti iniziano a trattare Ash come se avesse una lettera scarlatta sul petto, l'ho trovato fuori dal personaggio. E arriviamo al punto più caldo della storia, quello che avrebbe dovuto essere anche il suo punto di forza: il sesso. La volgarità la fa da padrona, con termini di sicuro poco raffinati e un intercalare degno del peggior scaricatore di porto. Tra Ash che dopo la morte della nonna corre a piangere sulla spalla di Beau (o forse non proprio la spalla), la loro romantica prima volta sul retro del pick up (il sogno di ogni donna), la sua disinvoltura e la sua passione per le parolecce fin dall'inizio, ci ritroviamo a chiederci se tutto questo dovremmo sul serio trovarlo eccitante. Ash sicuramente ha apprezzato. Cara Glines, la prossima volta, meno parolacce, più sinonimi. Concludo affrontando, quanto possibile, l'amore in questo libro. Ci troviamo di fronte al vero amore? Ne dubito. Sawyer e Ash mi hanno dato molto l'impressione di essere insieme solo per abitudine, come se stessero recitando in una commedia, come se avessero ogni giorno un copione. Con Beau invece c'è sicuramente qualcosa di più profondo: i due stanno bene insieme, c'è alchimia e attrazione, ma non li indicherei tra le coppie più romantiche della letteratura. Mi danno tanto l'idea di una di quelle coppie che all'inizio riescono a competere perfino con il ritmo di accoppiamento dei ricci, ma che dopo un po' finiscono per allontanarsi, come una fiamma che brucia prepotentemente fino ad estinguersi. Tra loro ci sono più attrazione fisica e desiderio che sentimenti profondi. Se c'è amore in questo libro, io non l'ho visto. Ho trovato il finale troppo semplicistico e affrettato, oltre che assolutamente poco realistico. Questo libro non ha nulla di hot, nè di originale. E' un romanzo banale e scontato che può andare bene solo per chi cerca una lettura estremamente leggera e poco impegnativa. Da leggere partendo con aspettative basse, per non rimanere delusi.                                     Valutazione: Così così

Con Beau potevo essere me stessa, e lui mi amava per quella che ero. Sawyer invece amava la ragazza che mi sforzavo tanto di essere: se avesse conosciuto la vera me, quella che pensava di essersi lasciato alle spalle, ai tempi dell'infanzia, non mi avrebbe mai amata

4 commenti:

  1. Risposte
    1. Credo che sia uno di quei libri che puoi benissimo sopravivere senza leggere. Ottimo come fermaporta xD

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  2. Beh, non posso che pensarla come te. :/
    Anche tu hai notato la doppia personalità di Ash?! Io mi sono fermata alla seconda, ma tu hai anche trovato la terza LOL

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    1. Quella ragazza ha bisogno di un dottore, uno bravo lol

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Grazie per aver letto il mio post ❤
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