Logo-blog-6

domenica 29 dicembre 2013

Un classico al mese #2: Frankenstein

Questa settimana ho proprio poltrito. Ho letto pochissimo, non ho recensito nulla, insomma sono entrata in coma post-abbuffata. In compenso però, tra regali e tortellini, ho avuto la forza di cimentarmi nella lettura di un classico. Mica posso mollare questo proposito dopo un solo mese. Quindi nell'attesa nelle classifiche di fine anno vi parlo del mio classico del mese, Frankenstein di Mary Shelly, una storia riproposta ormai in tutte le salse. Non avevo mai letto la versione originale, solo una versione semplificata in inglese a scuola, e devo dire che nonostante non sia per niente il mio genere mi è piaciuto molto. Un libro più adatto ad Halloween che a Natale, decisamente!Ve lo consiglio!:)

La trama
Il romanzo, in forma epistolare, ci presenta un giovane esploratore, il capitano Robert Walton, in viaggio verso il Polo. Nelle sue lettere racconta all'amata sorella le sue avventure e in particolare le parla dell'incontro con un personaggio alquanto singolare, il dottor Frankenstein, venuto loro incontro su una slitta tra i ghiacci. L'esploratore riporta nelle sue lettere il racconto della vita del suo ospite. Curioso e avido di conoscenza fin da ragazzino, dopo molti anni di studi ed esperimenti Victor Frankenstein era riuscito a dare la vita ad un essere inanimato creato da lui stesso. La soddisfazione per il raggiungimento del suo scopo però era durata poco, sostituita dall'orrore per ciò che aveva fatto. Nonostante alla sua nascita la creatura fosse gentile e di buon cuore, l'odio ricevuto dalla gente e dal suo stesso creatore con il tempo avevano fatto di lui il mostro violento che sembrava all'apparenza. Questa creatura, orribile e infelice, nata dalla sua mente e dal suo ingegno, plasmata con le sue stesse mani, è stata la sua rovina.


L'autrice
Mary Shelley, all'anagrafe Mary Wollstonecraft Godwin, nasce a Londra il 30 agosto 1797, figlia del filosofo William Godwin e di Mary Wollstonecraft, che purtroppo muore poco dopo il parto. Mary viene allevata da Fanny Imlay, sua sorella maggiore da parte di madre, fino a che il padre non decide di risposarsi. L'uomo da a Mary un'educazione ricca e informale, incoraggiandola ad aderire alle sue idee politiche. Nel 1814 Mary si innamora di uno dei discepoli del padre, Percy Bysshe Shelley, all'epoca già sposato, e, appena diciannovenne, fugge con lui e lo sposa nel 1816, dopo il suicidio di sua moglie. Insieme viaggiano in Francia, Germania e Olanda. La loro prima figlia muore pochi giorni dopo il parto e anche i due figli successivi muoiono molto piccoli. Il loro ultimo figlio è l'unico a sopravivere ai genitori. Nel 1822, dopo essersi trasferiti in Italia, Percy Shelley annega durante un viaggio a Genova. Tornata a Londra dopo la disgrazia, Mary vive grazie al suo lavoro di scrittrice, iniziato affiancando il marito nella pubblicazione delle sue opere e concretizzato nel suo primo romanzo, Frankenstein, pubblicato nel 1818, seguito poi da altre opere di stampo storico e apocalittico. Trascorre gli ultimi anni nella malattia, afflitta da un tumore al cervello che la uccide nel 1851, all'età di 53 anni.

La storia di Frankestein
L'aneddoto che racconta come è nato questo libro è sicuramente tra i più conosciuti tra i lettori e tra i più raccontati dai professori di letteratura. Mary Shelley era in vacanza a Ginevra con il marito, con il poeta Byron e con il suo segretario e medico Polidori, quando Byron suggerì ai suoi compagni di viaggio di scrivere ognuno una storia dell'orrore. Il marito di Mary, Percy, compose un'opera breve intitolata "The Assassins", Byron scrisse il racconto "The burial" mentre Polidori il romanzo breve "The vampire"; Mary scrisse invece Frankenstein. Il libro è stato poi pubblicato nel 1818 e una riedizione rielaborata dall'autrice è uscita nel 1831. In questa seconda edizione sono stati ridotti spiegazioni e termini scientifici, e, per allontanare l'idea dell'incesto, Elizabeth, da cugina biologica, è diventata una giovane priva di qualsiasi legame di sangue con la famiglia. Una curiosità: solo dopo l'uscita della seconda edizione fu rivelato che l'autrice dell'opera era una donna. Il libro era un vero best seller già all'epoca e la scoperta lasciò tutti sbalorditi.

Citazioni
Da dove, mi chiedevo spesso, deriva il principio della vita? Era un interrogativo ben arduo, uno di quelli che sono sempre stati considerati senza risposta, e tuttavia di quante cose potremmo venire a conoscenza se codardia e negligenza non ostacolassero la nostra ricerca!

I molteplici casi della vita non mutano tanto velocemente quanto i sentimenti della natura umana.

Niente è più doloroso per la mente umana della calma mortale dell'inattività e del disincanto che fa seguito alle emozioni provocate da una rapida successione di eventi, cancellando dall'anima ogni speranza e anche ogni paura.

Tutti gli uomini odiano i disgraziati; e allora, quanto devo essere odiato io, che sono la più miserabile tra tutte le cose viventi! Eppure tu, il mio creatore, detesti e respingi me, la tua creatura, a cui sei legato da un nodo che può essere sciolto solo dall'annientamento di uno di noi due.

Dio, nella sua pietà, fece l'uomo a sua immagine, bello e affascinante; ma il mio corpo è la brutta copia del tuo modello, e la stessa somiglianza lo rende ancora più orribile. Satana aveva i suoi compagni, altri diavoli, che lo ammiravano e lo incoraggiavano; ma io sono solo e aborrito.

8 commenti:

  1. Mi ha sempre affascinato tanto. Bellissimo, tra l'altro, il retelling "La creatura".
    Un mix tra questo "Frankenstein" e "Oliver Twist" :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Wow, una botta di allegria immagino xD Però dalla trama non sembra male **

      Elimina
  2. L'ho amato dalla prima volta che l'ho letto... la mia prima esperienza di "libro entrato nell'immaginario collettivo ma che non ho letto in prima persona" ^-^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Devo dire che ho sbagliato a snobbarlo per tutto questo tempo :)

      Elimina
  3. Sai che io ho letto appunto solo alcuni passi quando ero al liceo? Direi che devo recuperare (:

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si recuperalo! Non è per niente pesante e scorre molto bene :)

      Elimina

Grazie per aver letto il mio post ❤
Lascia un commento se ti va!