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lunedì 18 luglio 2016

RECENSIONE: Chupa Chups! di Daniele Pollero

Titolo: Chupa Chups! (e altri racconti impegnati) 
Autore: Daniele Pollero
Editore: Panesi Edizioni  
Pagine: 117   
Prezzo: 1,99 Euro (ebook)  
Anno: 2015

Trama: A grande richiesta della bocciofila di Molazzana (LU), la raccolta di racconti che ha spopolato nei concorsi letterari, tanto che hanno addirittura deciso di aprire il file prima di cestinarlo. Chupa Chups! si propone di accompagnare il lettore sull’ottovolante della quotidianità giovanile, fra beghe universitarie, relazioni sentimentali, umorismo nero, pornosplatter e social network, con piglio trash e scarso fair play. Insomma, le probabilità che faccia cagare sono alte. Ma perché non verificarlo di persona? Da uno degli autori di Spinoza.it.

Recensione 
Vi è mai capitato di aspettare un treno in ritardo che sembra non arrivare mai? O di venire risucchiati nell'infernale girone delle tasse universitarie? O ancora di venire crudelmente friendzonati da una ragazza? Vogliamo poi parlare dei social, delle chat, di facebook e delle situazioni tragicomiche che possono causare? Questa divertentissima raccolta di racconti, ventuno in tutto, analizza con ironia queste e molte altre piaghe della società moderna. Come spiega l'autore nell'introduzione, divertentissimo fin dal principio, i racconti seguono principalmente due filoni: la satira sociale, che prende di mira alcuni aspetti del vivere nel mondo moderno, e la satira relazionale, che invece tratta temi che riguardano le relazioni tra esseri umani. Ma così è troppo facile lol Ci sono racconti che non rientrano nelle due categorie. E in fondo è meglio così. Non abbiamo bisogno di etichettare tutto! Categorie o no, ciò che la maggior parte dei racconti ha in comune è l'ironia irresistibile: mi hanno fatto letteralmente piangere dalle risate come non mi capitava da tempo con un libro! Esagerazione ed esasperazione la fanno da padroni, con una buona dose di nonsense e di cinismo. Un'umorismo che funziona alla grande, per quanto mi riguarda. Alcuni racconti però si discostano da questo sentiero. Decadi e Elisa, il primo e l'ultimo racconto, sono diversi, dolceamari e delicati. Il primo ha per protagonisti le anime di due bambini, uno sta per nascere, l'altro non è mai nato. Il secondo ha l'atmosfera di un sogno agrodolce e racconta dell'incontro del protagonista con una ragazza bizzarra. Credo che all'autore siano riusciti bene sia i racconti divertenti che quelli più particolari. E' stata una lettura molto piacevole, leggera, che allo stesso tempo è riuscita a farmi ridere e riflettereVorrei parlarvi un po' dei miei preferiti, quelli che mi hanno fatto rotolare dalle risate più di tutti e che ho letto anche a mia sorella perchè avevo bisogno che qualcuno ridesse con me di queste storielle esilaranti. Se alla fine non vi ho fatto venire voglia di leggere questo libro, non so cos'altro potrei fare lol 

Incubo di una mattina di fine estate racconta di un povero studente universitario diretto agli uffici dell'ANUSU (Azienda Nazionale per l'Umiliazione di Studenti Universitari) per chiedere spiegazioni riguardo ad una tassa universitaria che a lui risulta avere già pagato. La vicenda è esagerata all'inverosimile. Tra code senza fine, impiegati impegnati a far tutto tranne che lavorare, sportelli che sono sempre quelli sbagliati e Caronte in persona ad accompagnare lo sventurato verso il luogo più temuto dagli studenti. Chi ha a che fare con la burocrazia di qualsivoglia sua variante di certo si riconoscerà in questo racconto e si farà qualche grassa risata (per non piangere lol)

Studente alzò gli occhi. Il castello tardomedievale che accoglieva la struttura dell'ANUSU si trovava in cima a un impervio monte scosceso. A occhio e croce, 5100 metri sul livello del mare. Un assordante tuono illuminò la fortezza, e un beffardo coro di pipistrelli si librò in volo nelle vicinanze. 

Ci scusiamo per il disagio mette in luce un altro grande problema della società moderna: i treni in ritardo. Il protagonista deve andare a Milano e durante l'attesa sul binario conosce un altro passeggero, che quel treno la attende da ben dieci anni. Anche quando il treno arriva, i problemi non finiscono. Dal controllore che multa il nostro povero passeggero perchè il suo biglietto è timbrato in Arial 11 invece che in Times New Roman 12 (lol) alla partenza ulteriormente rimandata per una partita di calcio improvvisata sui binari. Esagerazione e nonsense rendono questa storia tanto divertente quanto realistica. 

«Guardi che il ritardo non è di dieci minuti… è di dieci anni. Quando sono arrivato qui ero in terza media. Adesso sto studiando per la laurea in Medicina. Così magari troverò un modo alternativo per togliermi la vita. Mia madre, che doveva prendere il treno con me, nel frattempo è spirata. Ho rinchiuso il cadavere nella macchinetta delle bibite.» 

Irrealtà virtuali è forse il mio preferito in assoluto. Mi ha fatto rotolare dal ridere. Lui, lei e facebook. Lui apre facebook e tra le mille notifiche di farmville e candy crush trova un solo, singolo, innocuo messaggio, un semplice ciao, da parte di una donna. Catastrofe. Lei si arrabbia furiosamente a quel ciao fa fare voli pindarici tali da portarlo fino all'altare. Alla fine della fiera lui le chiede umilmente scusa. Mesi dopo, medesima scena, ma all'inverso. Lei apre facebook e trova centinaia di commenti e apprezzamenti di allupati vari. Stavolta è il turno di lui di arrabbiarsi. Ma lei la rigira in tal modo che, indovinate come va a finire? Le donne hanno sempre ragione haha xD  

«Come stavo efficacemente dicendo, mi ha solo salutato.»
«Povero maschio patetico! Hai idea di cosa significhi un "ciao" femminile?»
«L'avevo studiato, ma non ho approfondito.»
«Significa che vuole iniziare una conversazione con te, conoscerti, poi portarti fuori in qualche localino intimo, o magari anche a cena, vuole le tue mani su tutto il suo corpo, sesso selvaggio, la tua carta di credito, e infine ti succhierà l'anima, si farà mettere incinta, ti sposerà e infine ti farà a pezzi e spargerà i tuoi resti nel deserto. È questo che vuoi?» 


Il segno dei quattro è assolutamente geniale. Da gattofila non posso non amarlo! I protagonisti sono quattro gatti che cercano di liberarsi del nuovo cane appena arrivato a casa, tutto raccontato in salsa mafiosa, come se fosse una puntata di Gomorra lol Divertentissimo! Ho immaginato i miei gatti allo stesso modo e ho finalmente capito cosa hanno davvero pensato quando è arrivato il nostro cane a casa lol 

I Quattro erano dediti alle più svariate e infami attività illegali: furto con scasso di cibarie assortite, sfruttamento e schiavitù forzata di esseri umani, stragi di insetti e piccoli rettili, vandalismo, delitto con finalità di sovversione dell'ordine democratico, ricettazione, falso in bilancio, resistenza a pubblico ufficiale (anzi, resistenza a prescindere) e chi più ne ha più ne metta. Essendo mafiosi, e per di più italiani, gli erano già stati dedicati 23 telefilm, 7 lungometraggi, qualche puntata di Pomeriggio Cinque con Barbara D'Urso in lacrime, e una puntata di Servizio Pubblico con tanto di letterina di Travaglio. 

Vi ho convinto? Sì vero? Date una chance a questa divertente raccolta di racconti, perfetta per l'estate!

Bellissimo! 

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