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sabato 8 ottobre 2016

RECENSIONE: My Invisible Boyfriend - Susie Day

My Invisible Boyfriend di Susie Day
Autoconclusivo
Scholastic (2010) | 288 pagine | 15,53 Euro


Heidi è sempre stata una ragazzina solitaria, quella che veniva lasciata in un angolo o presa in giro. Ora non più. L'anno prima è finalmente riuscita a crearsi un gruppo di amici davvero divertenti, con cui ha passato un anno fantastico. Ora le vacanze estive stanno per finire e lei non vede l'ora di rivederli! Già pregusta tutte le cose che faranno insieme, le feste, le risate.. ma le cose non vanno come lei sperava. Al rientro dalle vacanze scopre che tutti i suoi amici si sono fidanzati e non fanno che parlare di uscite romantiche e baci. Heidi rischia di essere di nuovo tagliata fuori! Così per non essere da meno, racconta loro di Ed, il suo bellissimo, romantico, misterioso, gentile e intelligente fidanzato.. che non esiste. Studia tutto nei dettagli, dal loro primo romantico incontro, al suo profilo sui social, dalle chat lasciate aperte casualmente sul pc sotto gli occhi di tutti, alle accurate email. Sarà l'inizio di un'intricata rete di bugie che invece di avvicinarla ai suoi amici finiranno per allontanarli.   

Recensione
Ho scelto di leggere questo libro perchè ero alla ricerca di una lettura leggera. Avevo voglia di una commedia adolescenziale che mi facesse staccare la spina qualche ora, e non avevo particolari aspettative se non di farmi due risate e sospirare un po'. Ma ho scelto decisamente il libro sbagliato! La prima parte non è male, anche se a tratti un po' confusa, ma poi diventa irritante a livelli cosmici! La protagonista, Heidi, è una ragazzina che si potrebbe senza dubbio definire un po' nerd ed eccentrica, e per questo aveva tutta la mia simpatia inizialmente. E' sempre stata molto solitaria, niente amici, un po' emarginata. Amante dei telefilm, ha una vera ossessione per Mycroft Christie, un affascinante detective che viaggia nel tempo (e che sembra un po' rifarsi a Doctor Who), ed è con lui che parla quando è in difficoltà, dando vita a dialoghi surreali. Aveva tutte le carte giuste perchè l'adorassi, ma no, non ce l'ha fatta. Innanzittutto fin dall'inizio usa uno strano modo di parlare che mi ha abbastanza irritata. Quando vuole sottolineare una particolare parola la prende e la sillaba seguendo la fonetica, andando a capo. Per esempio spectacular diventa SPECK TACK YOU LAR. Una cosa veramente senza senso a mio parere. A proposito del linguaggio, sono molte le frasi bizzarre che l'autrice ha scelto di usare, lasciandomi non poco perplessa. Neanche i poveri genitori se la scampano: per tutto il tempo vengono chiamati 'Mothership' e 'Dad Man', che all'inizio può essere anche simpatico, ma poi stanca. Tutti espedienti che danno la sensazione che l'autrice cerchi a tutti i costi di seguire un registro linguistico giovanile esasperato all'ennesima potenza. I personaggi in linea di massima sono tutti abbastanza superficiali e costruiti in modo poco approfondito. Il gruppo di amici di Heidi è un clichè vivente. C'è quella sfigata, quella bella, quella ribelle, e non manca neanche l'amico gay. Nessuno di loro viene particolarmente approfondito nonostante il ruolo centrale. Ho continuato a confondere le due ragazze per tutto il tempo. Gli unici personaggi del libro che mi sono piaciuti sono Teddy e sua madre, che gestiscono la sala da tè in cui Heidi lavora come cameriera. In particolare ho trovato lui molto carino e divertente. Il tasto dolente tra i personaggi però è proprio la protagonista. Ho perso il conto delle volte che avrei voluto prenderla a schiaffi! All'inizio sembra un personaggio carino e simpatico, ma andando avanti ha un vero e proprio tracollo. Diventa incredibilmente irritante. Non fa che mentire. Non riesce davvero ad essere sincera su nulla! E poi è infantile e ha comportamenti assurdi! Per farvi un esempio, si professa tanto una paladina dell'amicizia, sembra che ci tenga tanto alle sue due amiche, fa di tutto per stare loro vicina, e poi appena ha un piccolo sospetto che uno dei loro ragazzi abbia un debole per lei (capita con entrambi durante la storia, oltrettutto) invece di avvisare le amiche della poca serietà dei loro consorti, è pronta a gettarsi tra le loro braccia senza rimorso. Ragazzi che lei prima non aveva mai degnato di un pensiero, se non come fidanzati delle sue amiche, diciamolo. Un'amica d'oro insomma! La seconda parte è confusa, irritante e senza senso, un po' come la sua protagonista. L'autrice ha cercato di risollevare un po' il piattume in cui era precipitata la storia, miseramente, inserendo un nuovo personaggio, 'The Real Guy', che scrive ad Heidi via mail e le fa capire di sapere tutta la verità sul suo fidanzato. Non la ricatta, anzi ci prova con lei, e fin dal primo istante avevo capito chi lui fosse. Colpo di scena piattissimo. Finale scontatissimo. Salvo veramente poco di questo libro se non la costruzione iniziale del personaggio di Heidi, che poi è stato completamente rovinato, e l'espediente del falso fidanzato, che ho trovato abbastanza divertente. Per il resto, banale. Lo dimenticherò presto.


Così così

"Ora che ha un nome, il resto degli ingredienti arriveranno da soli. Posso sentirlo. Non sono solo uno spettatore ora. Sono un produttore esecutivo. Sono lo show runner di Heidi!, la commovente ma esilarante storia di una ragazza coraggiosa e del suo amico immaginario (da non confondere con quella che sta in montagna, con le capre)."
  

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