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venerdì 7 aprile 2017

Chi ben comincia #27: The Glittering Court di Richelle Mead

Ciao a tutti! Sono reduce dalla bellissime Bologna Children's Book Fair, stanca ma felice. Libri ovunque, stand su stand di case editrici da tutto il mondo, amiche blogger, chiacchiere librose, novità in anteprima! E' stata una giornata davvero bellissima, di cui vi paerlerò presto più approfonditamente! Intanto oggi, a proposito di novità, vi porto l'incipit di un libro attesissimo, che arriverà in italia a fine mese! Parlo della nuova serie di Richelle Mead, The Glittering Court. Se la state aspettando con ansia, date un'occhiata ;)

The Glittering Court di Richelle Mead
The Glittering Court #1
Esce in Italia il 30 aprile con Edizioni LSWR

Spaziando dai palazzi raffinati di Osfrid alla polvere d'oro e le foreste selvagge di Adoria, The Glittering Court racconta la storia di Adelaide, una contessa di Osfridian che si finge serva per sfuggire ad un matrimonio combinato e iniziare una nuova vita ad Adoria, il Nuovo Mondo. Ma per fare questo, deve unirsi alla Glittering Court. In parte scuola e in parte impresa commerciale, la Glittering Court è stata progettata per trasformare ragazze povere in signorine d'alta società, destinate a matrimoni ricchi e potenti nel Nuovo Mondo. Adelaide naturalmente eccelle nella sua formazione, e si fa anche qualche amica: l'irruente ex lavandaia Tamsin e la bella profuga Sirminican. Riesce a mantenere segreta la sua vera identità a tutti, tranne uno: l'intrigante Cedric Thorn, figlio del ricco proprietario della Glittering Court. Quando Adelaide scopre che anche Cedric nasconde un pericoloso segreto, insieme ordiscono un piano per far si che l'inganno di Adelaide funizoni al meglio. Ma presto arrivano i problemi—prima mentre attraversano gli infidi mari tra Osfrid e Adoria, e poi quando Adelaide cattura l'attenzione di un potente governatore. Ma nessuna complicazione si rivelerà altrattanto sconsolante quanto la potente attrazzione tra Adelaide e Cedric. Un'attrazione che, se seguita, potrebbe scandalizzare la Glittering Court e renderli entrambi i reietti in terre selvagge e inesplorate...
 

Non avevo mai pianificato di rubare la vita a qualcun altro.
A colpo d'occhio, non avreste potuto pensare che ci fosse qualcosa di sbagliato nella mia vecchia vita. Ero giovane e sana. Mi piaceva pensare di essere intelligente. Appartenevo ad una delle famiglie più nobili di Osfrid, una di quelle che potrebbero far risalire la propria ascendenza fino ai fondatori del paese. Certo, il mio titolo avrebbe potuto essere più prestigioso se la fortuna di famiglia non fosse evaporata, ma quello era facilmente risolvibile. Tutto quello che dovevo fare era sposare un buon partito.
E qui era dove erano iniziati i miei problemi.

Molti gentiluomini ammiravano una discendente di Rupert, Primo Conte di Rothford, grande eroe di Osfrid. Secoli fa, aveva aiutato a strappare via questa terra ai selvaggi, contribuendo quindi a formare la grande nazione che ci godiamo oggi. Ma ben pochi ammiravano la mia mancanza di risorse, soprattutto di questi tempi. Altre famiglie stavano combattendo le loro crisi finanziarie, e un viso carino con un titolo rispettabile non aveva più il fascino che avrebbe avuto un tempo. 
Mi serviva un miracolo, e in fretta.
“Tesoro, è avvenuto un miracolo.”
Stavo fissando la tappezzeria di velluto della sala da ballo mentre pensieri oscuri vorticavano nella mia mente.
Sbattendo gli occhi, distolsi la mia attenzione dalla rumorosa festa e mi concentrai su mia nonna, che si stava avvicinando. Anche se il suo viso era grinzoso e i suoi capelli bianchi, la gente sottolineava sempre che splendida donna fosse Lady Alice Witmore. Ero d'accordo, eppure non potevo evitare di notare che sembrava molto più invecchiata negli anni passati dalla morte dei miei genitori. Ma ora, il suo viso era illuminaro come non lo vedevo da molto tempo.
Come, nonna?”
“Abbiamo un'offerta. Un'offerta. Lui è tutto quello che avevamo sperato. Giovane. Una fortuna sostanziosa. Una famiglia prestigiosa quanto la tua.
L'ultima mi prese di sorpresa. La benedetta stirpe di Rupert era difficile da eguagliare. “Sei sicura?”
Certamente. Lui è tuo... cugino.”
Non accadeva spesso che mi mancassero le parole. Per un momento, tutto quello a cui riuscii a pensare fu mio cugino Peter. Aveva il doppio della mia età—ed era sposato. Per le leggi di discendenza, sarebbe stato lui ad ereditare il titolo di Ruthford se io fossi morta senza figli. Ogni volta che era in città, si fermava per una visita e mi chiedeva come stessi. 

Quale?” Chiesi infine, rilassandomi leggermente. Il termine "cugino" era usato in modo generico a volte, guardando lontano abbastanza nell'albero genealogico, metà dei nobili di Osfridian sarebbe stata imparentata con l'altra metà. Poteva riferirsi a molti uomoni.
“Lionel Belshire, Barone di Ashby.”
Scossi la testa. Non lo conoscevo.
Agganciò il suo braccio al mio e mi trascinò al lato opposto della sala da ballo, facendosi strada attraverso alcune delle persone più importanti della città. Erano avvolte in seta e velluto, adornate di perle e gemme. Sopra di noi, i lampadari di cristallo coprivano l'intero soffitto, come se i padroni di casa stessero cercando di surclassare le stelle. La vita tra i nobili di Osfro era così.
“Sua nonna e io eravamo entrambe nella cricca della Duchessa di Samford, ai vecchi tempi. Lui è solo un barone.” La nonna avvicinò la testa verso di me per parlare più piano. Notai il cappellino tempestato di perle che indossava, in buone condizioni, ma fuori moda da almeno due anni. Aveva speso i nostri soldi per vestire me. “Ma è di buona famiglia comunque. La sua ascendenza arriva da uno dei figli minori di Rupert, anche se girava voce che Rupert potesse non essere il suo vero padre. Sua madre era nobile, comunque, quindi in ogni caso, siamo coperte.”
Stavo ancora cercando di elaborare tutto ciò quando ci fermammo di fronte ad una finestra alta fino al soffitto che si affacciava su Harlington Green. C'era un giovane uomo, accanto ad una donna dell'età di mia nonna, che parlavano a bassa voce. Al nostro arrivo, entrambi alzarono lo sguardo con vivo interesse.
La nonna mi lasciò la mano. “Mia nipote, la Contessa di Rothford. Mia cara, questi sono il Barone Belshire e sua nonna, Lady Dorothy.”

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